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Ayrton Senna e il suo mito, dal 12 Aprile al Museo Lamborghini di Sant'Agata Bolognese

DATA DI RILASCIO: 31 mar 2017
  • Una mostra speciale in ricordo del test del pilota brasiliano su una F1 con motore Lamborghini nel 1993
  • Ercole Colombo e Giorgio Terruzzi, autori e curatori della mostra fotografica
  • In esposizione tutte le monoposto guidate dal pilota nella sua carriera

Sant’Agata Bolognese, 31 Marzo 2017 – Il Museo Lamborghini di Sant’Agata Bolognese accoglie dal 12 aprile al 9 ottobre una mostra speciale dedicata al grande campione di F1, Ayrton Senna, in ricordo del suo test del 1993 a l’Estoril su una McLaren con motore Lamborghini. La mostra fotografica “Ayrton Senna. L’ultima notte” si arricchisce con l’esposizione di tutte le monoposto  con cui il brasiliano corse, dall’esordio alla sua tragica scomparsa. Tra le vetture presenti in mostra anche la MP4/8 bianca, identica a quella del test dell’Estoril, insieme al suo motore.

Alla presentazione del 12 aprile, Stefano Domenicali, Chairman e Chief Executive Officer di Automobili Lamborghini, accoglierà i media insieme a Ercole Colombo e Giorgio Terruzzi, autori e curatori della storia fotografica, a Mauro Forghieri e Daniele Audetto, entrambi testimoni, nel 1993, di quella prova che entusiasmò il pilota.

La mostra si inserisce all’interno della collezione permanente del Museo Lamborghini. Per l’occasione saranno esposte anche la nuova Aventador S e la Huracán Performante, detentrice del record del circuito del Nürburgring. Apertura ogni giorno, dal 12 Aprile al 9 ottobre, domeniche incluse, dalle 9,30 alle 19.

Con questa mostra si avvia anche una collaborazione permanente tra il Museo Lamborghini e Pirelli, ad ulteriore rafforzamento di un legame tecnico e di passione ampiamente consolidato.

Il perché di una mostra su Senna al Museo Lamborghini ha risposte precise: la carriera del grande campione brasiliano e l’esperienza Lamborghini in Formula 1 ebbero un momento di incontro. Nel settembre del 1993, infatti, la McLaren che era alla ricerca del motore per la stagione successiva, provò sulla sua MP4/8 il V12 Lamborghini, che entusiasmò Senna. Il pilota chiese perfino di poter terminare la stagione con quel motore in vista del Campionato 1994. Tuttavia gli sviluppi successivi non si conclusero con l’inizio di una collaborazione.  

A fare da filo conduttore della mostra, insieme a tutte le monoposto che il pilota guidò nel corso della sua carriera, è l’intensa ed emozionante storia umana, oltre che sportiva del pilota, raccontata dal giornalista Giorgio Terruzzi attraverso le fotografie di Ercole Colombo, uno dei più celebri fotografi delle competizioni automobilistiche, presentate come autentici quadri.

Il titolo della mostra, “Ayrton Senna. L’ultima notte”  è stato pensato per riaccendere il ricordo di uno dei piloti più amati e celebrati della Formula 1, ripercorrendo i momenti più significativi della sua vita: gli inizi con il kart, le monoposto delle Formule minori dove subito dominò, l’esordio nel mondo della Formula 1, le vittorie e le sconfitte storiche, gli amici colleghi e i piloti rivali, il rapporto complesso con Alain Prost, gli amori, la fede, le dinamiche familiari e le sue ultime, drammatiche ore in pista, precedute da quell’inquieta notte passata nell’albergo nei pressi di Imola.

Quel campione ammirato e celebrato, quando il 1° maggio del 1994, ad appena 34 anni, perse la vita nel secondo giro di gara del Gran Premio di San Marino per il cedimento della colonna dello sterzo (settimo giro, in realtà, ma i cinque precedenti erano rallentati dalla safety car), divenne un mito. Un mito che il tempo rafforza e che questo evento testimonia.

Il pubblico avrà la possibilità di immergersi in un racconto emozionante e coinvolgente che culmina con l’ultima notte del pilota, trascorsa nell’ormai celebre “Suite 200” dell’Hotel Castello a Castel San Pietro, vicino al circuito dove si correva il Gran Premio. In una stanza sospesa nel tempo e nello spazio, i visitatori potranno condividere le sensazioni e le riflessioni di una notte colma di pensieri, dalla quale emerge il ritratto inedito di un campione, la cui scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile.

La mostra fotografica è prodotta da ViDi (Vidicultural, Milano) col supporto del Museo Lamborghini, che ha potuto raccogliere tutte le vetture che hanno accompagnato il pilota nella sua carriera, rafforzando l’effetto delle immagini con la realtà della storia sportiva del pilota.

Le vetture esposte sono: la Toleman della prima travolgente stagione in Formula 1, la nera Lotus JPS della prima vittoria, la McLaren dei tanti successi e la Williams della fine. E non solo. Il suo Kart, le due Formula Ford dei trionfi inglesi ed europei e la Ralt F3 con la quale dominò.

All’inizio del percorso, poi, a fianco della Lambo F1 progettata da Mauro Forghieri, la McLaren bianca, col motore V12 Lamborghini al suo fianco, in ricordo del test a l’Estoril del 1993.
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