In classe GTD, il cedimento di una sospensione ferma Wayne Taylor Racing a meno di un’ora dal termine.
Un guasto al powertrain costringe prematuramente la SC63 ai box.
Sant’Agata Bolognese/Daytona Beach, 26 gennaio 2025 – Lamborghini Squadra Corse si è vista negare la possibilità di vincere la 24 Ore di Daytona, primo appuntamento stagionale dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship, nella categoria GTD, complice un guasto alla sospensione emerso nell’ultima ora.
L’equipaggio della Lamborghini Huracán GT3 EVO2 #45 di Wayne Taylor Racing, composto da Danny Formal, Kyle Marcelli, Trent Hindman e Graham Doyle era in lizza per il primo posto grazie ad una ottima strategia e nonostante due drive-through ricevuti nel corso della gara.
È stato un finale amaro anche per la #78 di Forte Racing (Misha Goikhberg, Franck Perera, Mario Farnbacher e Parker Kligerman), costretta al ritiro dopo un contatto con un’altra vettura, e per la #9 di Pfaff Motorsports (Andrea Caldarelli, Marco Mapelli, Jordan Pepper e James Hinchcliffe), coinvolta in un incidente multiplo mentre occupava le posizioni di alta classifica in GTD Pro.
Al termine della prima ora, la Lamborghini SC63, portata in pista da Mirko Bortolotti, Romain Grosjean, Daniil Kvyat ed Edoardo Mortara, ha terminato prematuramente la propria gara a causa di un inconveniente al powetrain. La prossima sfida per il prototipo ibrido sarà la 12 Ore di Sebring, in programma il 15 marzo all’ International Raceway, dove lo scorso anno aveva centrato un incoraggiante settimo posto assoluto.
Prove libere e qualifica – GTD Pro e GTD
Archiviato un promettente Roar Before The 24, le tre Huracán GT3 EVO2 hanno iniziato in maniera consistente il proprio fine settimana. Nelle libere, l’equipaggio della #9 di Pfaff Motorsports, composto da Caldarelli, Mapelli, Pepper e Hinchcliffe è stato il più veloce della categoria GTD Pro, mentre il quartetto della #78 di Forte Racing, formato da Goikhberg, Farnbacher, Perera e Kligerman ha conquistato la vetta della classifica in GTD con un tempo di 1’47”321, migliore rispetto anche a tutti i partecipanti della GTD Pro. La #45 di Wayne Taylor Racing, con Formal, Hindman, Marcelli e Doyle alla guida, si è piazzata seconda in GTD, a soli 0”382 dal miglior tempo assoluto.
La qualifica è stata positiva per tutte e tre le Huracán GT3 EVO2, a partire dalla #9 di Pfaff Motorsports classificatasi quinta tra le GTD Pro. La #45 di Wayne Taylor Racing è stata la terza vettura più veloce in GTD, a 0”024 dalla pole position, e ha preceduto di pochissimo la #78 di Forte Racing, quinta di categoria.
Gara – GTD Pro e GTD
La Huracán GT3 EVO2 #9 di Pfaff Motorsports si è portata immediatamente in testa della GTD Pro nel corso della prima ora con Caldarelli, prima di scendere nelle retrovie a causa di un problema durante il cambio dello pneumatico anteriore sinistro al primo pit-stop. Nonostante l’imprevisto, la squadra statunitense si è riportata velocemente nelle posizioni di vertice, ha detenuto a lungo il miglior tempo assoluto tra le GTD e ha lottato per il comando fino alla nona ora, quando Pepper è stato coinvolto in un incidente dopo una ripartenza, innescato da un prototipo GTP finito contro le barriere in uscita della prima curva. I danni subiti dal sudafricano, purtroppo, sono stati così ingenti che non hanno permesso alla #9 di ritornare in pista.
Anche le due vetture di Wayne Taylor Racing e Forte Racing sono state le principali protagoniste tra le GTD. La #45, che ha mantenuto per diverse ore il giro più veloce della categoria, e la #78 si sono alternate a lungo ai vertici della classifica, ma nel corso della notte sono scivolate indietro in graduatoria. Scontate due penalità ricevute per delle infrazioni al pit-stop, la #45 ha recuperato terreno in classifica e, a poche ore dal termine, ha addirittura occupato momentaneamente la prima posizione; finché, improvvisamente, un cedimento alla sospensione posteriore sinistra ha messo fine alla sua prova a meno di un’ora alla conclusione. Sfortunata anche la #78, messa fuorigioco da un’altra vettura mentre era in corsa per un piazzamento in top-5.
Prove libere e qualifica – GTP
Il weekend è iniziato in salita con la prima sessione di prove libere di giovedì, dove la squadra ha riscontrato delle condizioni diverse rispetto a quelle rilevate nel corso dei due giorni della Roar Before The 24. Dopo aver cercato a lungo il set-up più adatto per il circuito di Daytona e sfruttando a proprio vantaggio il Balance of Performance, la SC63 ha colto un incoraggiante 12° posto. In qualifica, nonostante sia stato costretto ad alzare il piede per un contatto con una vettura avversaria, Bortolotti ha fatto registrare un positivo nono tempo assoluto.
Come molte altre rivali della categoria, la squadra italiana ha deciso di non prendere parte alle prove notturne, complici le condizioni meteo poco rappresentative, ed è ritornata in pista per l’ultimo turno di venerdì, dove ha ottenuto la decima posizione con Grosjean.
Gara – GTP
Un cielo soleggiato e temperature ottimali hanno permesso una partenza regolare della gara, dove Bortolotti è riuscito a guadagnare immediatamente una posizione in classifica. Tuttavia, già nei primi giri, è emerso un problema tecnico sulla SC63, ma il pilota italiano è stato in grado di rimanere a contatto con i diretti rivali della categoria GTP.
Al termine della prima ora, in occasione della prima sosta ai box, i meccanici di Automobili Lamborghini Squadra Corse hanno effettuato un lungo controllo della vettura, prima di prendere la decisione di riportarla nel garage per delle verifiche più approfondite; purtroppo, al termine di esse, è stata presa la decisione di ritirare definitivamente la SC63 dalla gara.
Dichiarazioni
Maurizio Leschiutta, Lamborghini Head of Motorsport: “Daytona è stata una sfida importante per Lamborghini Squadra Corse, come tutti gli anni, dove abbiamo potuto vedere il passo gara delle nostre Huracán GTD tenere testa ai nostri avversari. Purtroppo, incidenti di percorso ci hanno impedito di capitalizzare queste prestazioni e ci è mancato il risultato sportivo sia in GTD Pro sia in GTD. Per quanto riguarda la SC63 in GTP, sottolineo che avere preso bandiera verde con la nostra vettura e con una nuova struttura completamente da rodare è stato in sé un risultato significativo. Un guasto meccanico dopo 33 giri ci ha impedito di accumulare esperienza in gara a Daytona, dove non abbiamo mai corso, anche se siamo consapevoli che la nostra prestazione non è ancora all’altezza dei nostri concorrenti.”