Sant’Agata Bolognese, 6 Maggio 2019 – A distanza di 50 anni dall’uscita del film “The Italian Job”, il Lamborghini Polo Storico certifica la Miura P400, telaio #3586, come la vettura originale del film della Paramount Pictures (1969).
La Miura P400 arancione, tecnicamente “Arancio Miura” con interni in pelle di colore bianco/nero, è stata la Miura più inseguita degli ultimi decenni: appare all’inizio del film guidata dall’attore Rossano Brazzi sulla strada del Gran San Bernardo. Nel film la vettura viene distrutta a seguito di un fatale incidente all’uscita dal tunnel. Nella realtà la casa di produzione Paramount Pictures identificò una Miura identica già incidentata per girare la scena della collisione.
Dopo pochi anni dall’uscita del film, una volta appurato che la vettura usata per le riprese non era quella distrutta nell’incidente cinematografico, si è aperta la caccia per trovare l’esemplare usato per la scena iniziale.
Appassionati e collezionisti di tutto il mondo hanno cercato e accumulato numerosi indizi, qualche volta in contrasto tra loro, per i successivi cinque decenni. L’attuale proprietario di questo esemplare storico, The Kaiser Collection of Vaduz (FL), ha deciso di avvalersi della consulenza del Lamborghini Polo Storico per cercare di dare, una volta per tutte, un numero di telaio alla Miura guidata da Brazzi. A questo scopo ha spedito la sua vettura a Sant’Agata Bolognese.
La ricostruzione del Polo Storico è partita dalla documentazione presente nell’archivio dell’azienda e dalle analisi sulla vettura. Le risultanze sono state poi integrate con le testimonianze degli appassionati e di ex dipendenti, tra i quali Enzo Moruzzi, che portò la vettura sul set e la guidò in tutte le riprese come controfigura. Il Polo Storico è così riuscito a trovare le evidenze che mancavano e a certificare che la Miura P400, telaio #3586, è esattamente quella usata per le riprese del film “The Italian Job”. Il riconoscimento avviene in concomitanza con le celebrazioni per i 50 anni del film, presentato nel Giugno del 1969.
La casa di produzione cinematografica Paramount Pictures si rivolse ad Automobili Lamborghini per avere una vettura da usare per le riprese. Una volta a Sant’Agata Bolognese, scelse una Miura di colore arancione, in quanto già pesantemente danneggiata e quindi perfetta per la scena dell’incidente. Al tempo stesso Lamborghini fornì una vettura dello stesso colore per le riprese. A portarla sul set, Enzo Moruzzi, che, all’epoca, si occupava spesso di consegnare le vetture ai clienti più importanti o di accompagnarle sui set dei film.
E’ lo stesso Moruzzi a ricordare: “In linea di produzione c’era una Miura P400 quasi pronta, del colore giusto, con guida a sinistra e con interni in pelle bianca. Era esteticamente identica a quella incidentata e decidemmo di usarla per il film. L’unica preoccupazione riguardava i delicati sedili in pelle bianca, visto che la vettura doveva tornare a Sant’Agata in perfette condizioni. Diedi quindi l’ordine di smontarli, sostituendoli con un set di sedili in pelle nera, che usavamo per i collaudi. A svelare il trucco i piccoli poggiatesta, che sulla Miura sono attaccati al vetro che divide l’abitacolo dal vano motore, e che non potevano essere sostituiti in tempo. Come si vede nel film, sono rimasti quelli originali di colore bianco.”
Una volta terminate le riprese e tornata in sede, la Miura del film è stata preparata per la consegna al suo primo proprietario, un italiano di Roma. Dopo quasi 50 anni, passata nelle mani di diversi appassionati, italiani e stranieri, la P400 è stata acquistata nel 2018 dall’attuale collezionista del Lichtenstein, Fritz Kaiser, che è anche fondatore di “The Classic Car Trust”.
Lamborghini Polo Storico, inaugurato nel 2015, è il dipartimento di Automobili Lamborghini che si occupa di preservare l’heritage della Casa di Sant’Agata Bolognese. Il restauro e la certificazione di tutte le vetture Lamborghini prodotte fino al 2001 sono solo alcuni dei compiti del Polo Storico. A questi infatti si aggiunge la ricostruzione dei pezzi di ricambio delle Lamborghini d’epoca, di cui più di 200 nuovi codici introdotti nel solo 2018, e la conservazione e gestione dell’archivio, attività con le quali il Lamborghini Polo Storico vuole supportare la preservazione di tutte le Lamborghini classiche